Discussione:
Amici fasulli. Perchè non so liberarmene?
(troppo vecchio per rispondere)
barbara75
2004-12-04 03:09:38 UTC
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Ecco, stanotte ho deciso che la rottura sarà definitiva.
Frequento da tempo (quasi 5 anni) una compagnia composta da una quindicina
di persone, che col tempo si sono progressivamente rivelati (ad eccezione
forse di un paio) per nulla leali e fidati. Ora è inutile che mi attardi
nella descrizione dei vari episodi, basti sapere che l'ipocrisia e il
pettegolume mi hanno reso intollerabile la loro frequentazione. Certo non
tutti sono "pessimi" allo stesso modo, ma anche il solo fatto di accettare
certi giochetti e le doppie facce di qualcuno dimostra, alla fine, una
connivenza disgustosa con gli ipocriti.
Il mio problema, ora, è questo. Ho passato moltissimo tempo con questi
"amici", ho perdonato un'infinità di volte, ho chiuso non un occhio ma
diecimila occhi. Mi dicevo, vabbe, non sono perfetti, ma in fondo meglio
così che starmene sempre da sola. Eppoi non è possibile che loro siano
TUTTI così falsi. Dunque, questa lunga frequentazione, ha comunque creato
dei "legami" con loro. Che ora è difficile sciogliere.
Li conosco bene, conosco tutti i loro difetti, non li stimo...ma...un
legame con loro, determinato appunto da tutto il tempo trascorso assieme,
esiste. Il mio guaio è di non avere alternative. Non avere altre
frequentazioni così assidue. Ho da tempo iniziato a cercare di crearmi
altrove una rete di amicizie, ma, soprattutto qui nel Triveneto, il
carattere chiuso e diffidente della maggior parte delle persone non
favorisce certo la socializzazione. Quelli della mia età sono quasi tutti
o blindati nelle loro comitive, o in un rapporto di coppia "serio" o
matrimoniale che esclude frequentazioni continuative di altro genere.
Ma, al di là di tutte queste considerazioni "parallele", la mia domanda è
questa: perchè è così difficile sciogliere quelli che, per quanto
sbagliatissimi o addirittura fasulli, sono comunque dei "legami"?
C'è solo la paura della solitudine, dietro, o c'è dell'altro?
Io, ribadisco, non riesco davvero più a sopportare i miei "amici" della
comitiva, e quindi voglio e devo troncare con loro.
Ma, come già è avvenuto in passato, temo che dopo qualche settimana
trascorsa in solitudine e senza uscite serali, li cercherò nuovamente.
Imponendomi di chiudere ancora un altro occhio sulla loro slealtà,
imponendomi ancora di pensare che in fondo la gente è tutta uguale e che
loro non sono nè migliori nè peggiori della maggior parte delle persone.
Salvo poi restare nuovamente malissimo di fronte all'ennesima bastardata
fatta di nascosto ai danni di qualcuno...(es: sparlare di un amico
assente, eccetera)
Il problema è che si tratta di una comitiva che raccoglie un bel po' di
sfigati (e io mi ci metto dentro), uomini senza donne e donne senza uomini
o con uomini sempre provvisori perchè non all'altezza delle loro
aspettative. Dunque, la frustrazione generale anzichè creare solidarietà
reciproca determina l'effetto opposto.
Non c'è amicizia. C'è solo la paura condivisa di restare da soli. E questa
paura tiene "unito" un gruppo di persone che in realtà non provano l'uno
per l'altro nè amicizia, nè rispetto, nè altro...
Vabbè passo e chiudo.
Ogni vostro consiglio sarà bene accetto.
Ciao!
--
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Stefano De Cesari
2004-12-04 08:33:13 UTC
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Post by barbara75
Ma, al di là di tutte queste considerazioni "parallele", la mia
domanda è questa: perchè è così difficile sciogliere quelli che, per
quanto sbagliatissimi o addirittura fasulli, sono comunque dei
"legami"?
C'è solo la paura della solitudine, dietro, o c'è dell'altro?
Direi che e' principalmente la prima, come hai illustrato proprio tu.
Post by barbara75
Ma, come già è avvenuto in passato, temo che dopo qualche settimana
trascorsa in solitudine e senza uscite serali, li cercherò nuovamente.
E quindi "la paura della solitudine".

-Stefano
Barbatrucco
2004-12-05 00:22:31 UTC
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Ciao,
concordo assolutamente con Stefano. Il problema a mio avviso e' proprio la
paura della solitudine, e spesso quando una persona ha paura tira fuori
tutti i lati negativi per affrontarla, cosi' infatti si spiegano i
comportamenti + o - ipocriti della tua comitiva. Ognuno di loro
probabilmente cerca di assecondare le opinioni di chi capita vicino, non
per effettivo accordo ma per il timore di non essere accettato, di essere
escluso. Ho vissuto una situazione simile e ti posso capire. Ma non
sentirti perduta e non accettare tutto per non affrontare la solitudine,
sono blocchi mentali. Io fossi in te mi allontanerei ma senza drammi, non
che devi fare l'eremita ma fidati che quando stai bene con te stessa,
starai bene con chiunque. Mi pare che comunque rimandando il problema ci
stai male lo stesso quindi vale la pena tentare.
Un saluto
--
Resta di stucco...e' un Barbatrucco :)

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melania
2004-12-05 01:14:16 UTC
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ciao barbara, ti ho sentita molto vicina leggendo la tua mail.
solo che io sono allo stadio successivo rispetto al tuo...ho
avuto anche io una compania dalla quale pensavo di non potermi
staccare e della quale condannavo le stesse dinamiche di cui hai
parlato. poi ho cominciato a pensare che forse dovevo puntare
sulla qualità e non sulla quantità. per un certo periodo ha
anche funzionato, anche se mi mancava il punto di riferimento
fisso. poi ho cominciato ad essere ancora più selettiva, coloro
che non rispondevano come facevo io all'amicizia sono stati
allontanati. ho avuto una storia di due anni e mezzo e non ci ho
più pensato. poi è finita e io mi sono ritrovata completamente
sola.piano piano ho cercato di recuperare qualche rapporto, non
è stato facile e, comunque, non mi permette di avere un punto di
riferimento fisso. ora non so cosa darei per avere una
compagnia, con tutti i suoi difetti, per scacciare la noia.
ovunque le persone spettegolano, giudicano...uscire tutte le
sere vuoldireanche avere la possibilità di conoscere nuove
persone. pensaci
--
Inviato da Virgilio http://newsgroup.virgilio.it
..un servizio di news via web con in piu' l'antispam
[R] [1982] [M]
2004-12-05 16:05:08 UTC
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Post by melania
ovunque le persone spettegolano, giudicano...
Se questo si verifica fra le persone che frequenti, non puoi pensare che
accada indistintamente a *tutti*. Certo, se dici "frequentemente le
persone..." allora mi trovi d'accordo.
Voglio dire: è possibile trovare persone che si scambiano sì opinioni sugli
altri amici non presenti, ma che poi alla prima occasione riportano al
"bersaglio" quanto detto con le altre persone, diciamo una critica
costruttiva collettiva piuttosto aperta. Uhm, credo di non essere stato
molto chiaro, spero riusciate a capire cosa intendo dire; un conto è parlare
male di qualcuno appena egli gira le spalle, un conto è parlare di qualcuno
(bene o male), *se capita*, quando non c'è, per poi cmq esporgli quanto
detto in sua assenza.
--
[R] [1982] [M]
barbara75
2004-12-05 17:38:06 UTC
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Post by [R] [1982] [M]
Voglio dire: è possibile trovare persone che si scambiano sì opinioni sugli
altri amici non presenti,
Sicuramente succede molto spesso.
Però, io distinguerei tra opinioni sul conto di una terza persona assente:
1)scambiate face to face tra due persone
2)opinioni scambiate in gruppo

La prima ipotesi mi sembra accettabile, la seconda no.
"Fare gruppo" sul conto di un assente per dirne peste e corna, e poi
cambiare del tutto atteggiamento collettivo quando la persona è presente
mi sembra infame.
Poi certo se come tu dici in gruppo si decide di comunicare qualcosa,
qualche critica costruttiva, alla persona momentaneamente assente,
l'atteggiamento mi sembra corretto e utile.
Il problema è che il piu delle volte, nel mio gruppo, dopo lo
sputtanamento collettivo di un assente (cioè dopo critiche fatte con
cattiveria e basta, senza nessun fine costruttivo) quasi tutti poi fanno
finta che nulla sia accaduto...anche se una o due persone che vanno a
riferire all'assente l'accaduto ci sono sempre. E questo determina
conflitti continui e malumori, perchè la persona sputtanata non riesce
mai a comprendere come davvero si siano svolte le cose in sua
assenza...cioè chi siano i suoi "nemici" e i suoi "amici".
Per dirti. Io nel gruppo avevo un'amica con cui mi trovavo meglio che con
tutti gli altri, tanto da decidere di salvare il nostro rapporto anche
dopo aver chiuso con la comitiva.
Beh, è successo questo. Un paio di amici del gruppo, in tempi diversi,
sono venuti a dirmi che questa ragazza in realtà mi sputtana
continuamente, e con tutti.
Dunque, ora si è creata un'ombra anche tra me e lei. E io non so più a che
fare, a chi credere. Con lei sono sempre andata daccordo, mi sembra una
persona leale e sensibile. Però poi mi dico: che motivi avrebbero quei due
del gruppo per mettere male tra me e la mia amica? Potrebbe anche essere
che dicano la verità in fondo. Come potrebbe anche non essere.
Insomma, un casino totale....
Ma forse sono cosi tutte le comitive, forse è impossibile che tra 12, 15
persone possa esserci armonia senza conflitti...
Meglio trovarsi amici che non si conoscano tra di loro, e che non ti
facciano fare le spese delle proprie personali frustrazioni
"coalizzandosi" temporaneamente con questo o quello del gruppo contro di
te....
--
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Stefano De Cesari
2004-12-05 19:02:26 UTC
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Post by barbara75
"Fare gruppo" sul conto di un assente per dirne peste e corna, e poi
cambiare del tutto atteggiamento collettivo quando la persona è
presente mi sembra infame.
Perche' se invece la stessa cosa la fanno solo le due persone allora non
e' "infame"? :)

-Stefano
barbara75
2004-12-05 19:57:30 UTC
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Post by Stefano De Cesari
Post by barbara75
"Fare gruppo" sul conto di un assente per dirne peste e corna, e poi
cambiare del tutto atteggiamento collettivo quando la persona è
presente mi sembra infame.
Perche' se invece la stessa cosa la fanno solo le due persone allora non
e' "infame"? :)
Certo non è bello e non è nobile nemmeno lo sputtanamento fatto in due.
Ma è il "fare gruppo" che a me pare un'aggravante...Il fatto di
raccogliere dissensi collettivi contro un bersaglio unico.
Parlarne in due mi sembra più veniale. Puo' essere una confidenza, uno
sfogo, uno scambio un po' irruento di pensieri comuni...
E', ripeto, la mobilitazione di tutto un gruppo contro uno solo che mi
disturba. Mi sembra che sorga da dinamiche differenti,molto meno veniali:
per es, anche solo dal fatto di "sentirsi obbligati" a sputtanare uno
semplicemente per "allinearsi" al sentire comune del gruppo. Credo che in
gruppo questo succeda spesso, e mi sembra aberrante; sputtanare qualcuno
solo per non sentirsi esclusi dalla comitiva!
Le confidenze "a due" mi sembra che, se non altro, riflettano un poco di
più quello che è il reale pensiero di chi parla dell'assente, dal momento
che appunto non entrano in gioco le altre dinamiche di cui ho detto sopra.
Questa è ovviamente solo la mia opinione. Basata sull'esperienza concreta
riferita al gruppo che ho frequentato io.
Post by Stefano De Cesari
-Stefano
--
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Stefano De Cesari
2004-12-05 22:18:14 UTC
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Post by barbara75
Post by Stefano De Cesari
Perche' se invece la stessa cosa la fanno solo le due persone allora
non e' "infame"? :)
Certo non è bello e non è nobile nemmeno lo sputtanamento fatto in due.
Qui non di parlava di "sputtanamento" ma del fatto che dopo averlo fatto
si teneva un comportamento come se nulla fosse successo.
Mi sembrava che fosse quello che ritenevi "infame".
Post by barbara75
Ma è il "fare gruppo" che a me pare un'aggravante...
E perche' mai? Sai cosa pensa ogni persona del gruppo e se e' o meno
interessata?
Dopotutto il gruppo c'e' sempre ma mi pare si sia sempre trovato
qualcuno in disaccordo e che poi ha riferito tutto.
Post by barbara75
Il fatto di raccogliere dissensi collettivi contro un bersaglio unico.
E "due" non e' abbastanza "collettivo"? Quanti ne servirebbero? Tre?
Quattro? Cinque? Dieci? Venti?
Post by barbara75
Parlarne in due mi sembra più veniale.
Perche'?
Post by barbara75
Puo' essere una confidenza, uno sfogo, uno scambio un po' irruento di
pensieri comuni...
E perche' non puo' essere la stessa cosa in 4 o 5 o 10?
Cosa ci dovrebbe essere di diverso? Ci si puo' sfogare solo con una
persona alla volta?
Se quella persona lo facesse faccia a faccia con ogni persona del gruppo
cambierebbe qualcosa?
Post by barbara75
E', ripeto, la mobilitazione di tutto un gruppo contro uno solo
Ma c'e' questa "mobilitazione di tutto un gruppo contro uno solo" oppure
te la sei immaginata?
Post by barbara75
per es, anche solo dal fatto di "sentirsi obbligati" a sputtanare uno
semplicemente per "allinearsi" al sentire comune del gruppo.
Non e' possibile che "in due" avvenga per lo stesso identico motivo?
E, ripetendendomi, se quella persona lo facesse faccia a faccia con ogni
persona del gruppo cambierebbe qualcosa?
Post by barbara75
Credo che in gruppo questo succeda spesso,
Lo credi o lo sai per certo?
Post by barbara75
Le confidenze "a due" mi sembra che, se non altro, riflettano un poco
di più quello che è il reale pensiero di chi parla dell'assente,
Perche' in 3 allora non si riflette piu' "il reale pensiero di chi parla
dell'assente"? E in 4?
Post by barbara75
dal momento che appunto non entrano in gioco le altre dinamiche di cui
ho detto sopra.
E chi l'ha stabilito che non entrano in gioco?

-Stefano
barbara75
2004-12-06 00:22:21 UTC
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Post by Stefano De Cesari
Post by barbara75
Parlarne in due mi sembra più veniale.
Perche'?
E perche' non puo' essere la stessa cosa in 4 o 5 o 10?
Perchè, almeno a mio modo di vedere, e in base alla mia esperienza,
quando c'è il "gruppo" si attiva una specie di effetto/traino.
Per esempio. Se alle due o tre personalità "dominanti" della comitiva
succede di avere da recriminare sul conto di qualcuno, tutti gli altri (o
quasi tutti gli altri) di solito si accodano.
Mi sembra che questa necessità di consenso collettivo alteri abbastanza
quelle che sono le convinzioni reali che, in dati momenti, i "gregari" del
gruppo accantonano per ingraziarsi i "leaders".
Poi, come se niente fosse, i gregari che hanno sputtanato il terzo assente
per farsi belli con i capi, ripigliano a frequentare l'ignaro assente
trattandolo da amicone. Finchè qualcuno non esce allo scoperto, per
calcoli suoi, e va a riferire all'assente ignaro il doppiogiochismo dei
"gregari falsi amici". E il poveraccio entra nei casini, perchè non sa
più a chi credere e in chi avere fiducia, nel gruppo.
A me questi giochetti fanno schifo.
Mi sono sempre tenuta il più possibile fuori dai processi fatti in assenza
dell'imputato, anche quando avrei avuto anche io da dire parecchie cosette
negative sul suo conto.
Al massimo ne parlavo con quella che ho considerato, nella comitiva,
sempre la mia unica amica. Sempre in via strettamente confidenziale.
E comunque, anche il fatto di parlare in gruppo di una persona, e di
parlarne magari non bene, potrebbe avere ancora un senso se ciascuno
dicesse EFFETTIVAMENTE quello che pensa.
Ma, come ho detto, essendo quel gruppo composto in gran parte di
personalità deboli e gregarie, la maggioranza pensa di poter seguire una
specie di politica del "doppio binario": da una parte, assecondano il
"capo" (o i capi), dall'altra continuano a farsi i propri interessi
(facendo gli amiconi, alla sera, con la stessa persona che hanno
sputtanato il pomeriggio).
Sicchè alla fine uno si rompe le scatole di tutti questi doppigiochi, e
decide di tirarsi fuori da un ambiente così invivibile.
--
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Stefano De Cesari
2004-12-06 15:31:53 UTC
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Post by barbara75
Post by Stefano De Cesari
Perche'?
E perche' non puo' essere la stessa cosa in 4 o 5 o 10?
Perchè, almeno a mio modo di vedere, e in base alla mia esperienza,
quando c'è il "gruppo" si attiva una specie di effetto/traino.
Per esempio. Se alle due o tre personalità "dominanti" della comitiva
succede di avere da recriminare sul conto di qualcuno, tutti gli altri
(o quasi tutti gli altri) di solito si accodano.
Se invece la personalita' dominante e' solo una e parla solo con altre
3-4 persone questo "effetto/traino" non c'e'?
Lo ripeto: cosa c'e' di cosi' diverso? Se queste persone hanno
"personalita' dominanti" cosa cambia che ne trascinino 3 alla volta o 30
tutti insieme?
Post by barbara75
Mi sembra che questa necessità di consenso collettivo
E' una necessita'? Sicura?
Post by barbara75
alteri abbastanza quelle che sono le convinzioni reali che, in dati
momenti, i "gregari" del gruppo accantonano per ingraziarsi i
"leaders".
E le "convinzioni reali" invece non vengono alterate "per ingraziarsi i
leaders" se si e' in 4 o 5 alla volta?
Post by barbara75
Poi, come se niente fosse, i gregari che hanno sputtanato il terzo
assente per farsi belli con i capi, ripigliano a frequentare l'ignaro
assente trattandolo da amicone.
E allora?
Post by barbara75
Finchè qualcuno non esce allo scoperto, per calcoli suoi, e va a
riferire all'assente ignaro il doppiogiochismo dei "gregari falsi
amici".
Azz... Vuoi dire che non sapevano da soli che quel gruppo era di
semplici "conoscenti" e non di "amici"? Tutti cosi' fessi? Quelle
persone non hanno mai assistito prima alle stesse "dinamiche" che
dovrebbero esserne cosi' "sorpresi"?
Post by barbara75
E il poveraccio entra nei casini, perchè non sa più a chi credere e in
chi avere fiducia, nel gruppo.
E dove sta il problema? Prima invece dava fiducia e credeva a tutti?
Post by barbara75
A me questi giochetti fanno schifo.
Non vedo alcun "giochetto". E non capisco perche' ti "faccia schifo" in
un gruppo grande ma non altrettanto se fatto "in pochi".
Post by barbara75
Al massimo ne parlavo con quella che ho considerato, nella comitiva,
sempre la mia unica amica. Sempre in via strettamente confidenziale.
E cosa cambia? Era meno "assente" la persona? La tua "unica amica" era
meno portata a darti ragione tanto per fare?
Post by barbara75
E comunque, anche il fatto di parlare in gruppo di una persona, e di
parlarne magari non bene, potrebbe avere ancora un senso se ciascuno
dicesse EFFETTIVAMENTE quello che pensa.
E tu sei in grado di dimostrare che non e' cosi'?
Post by barbara75
Ma, come ho detto, essendo quel gruppo composto in gran parte di
personalità deboli e gregarie,
Questa e' la tua personale opinione sostenuta da non si sa cosa.
Magari la "personalita' debole e gregaria" e' proprio la tua che cerca
di mascherarsi condannando gli altri.

-Stefano
barbara75
2004-12-06 22:56:48 UTC
Permalink
Post by Stefano De Cesari
Se invece la personalita' dominante e' solo una e parla solo con altre
3-4 persone questo "effetto/traino" non c'e'?
Lo ripeto: cosa c'e' di cosi' diverso? Se queste persone hanno
"personalita' dominanti" cosa cambia che ne trascinino 3 alla volta o 30
tutti insieme?
Non cambia niente, ma infatti non era questo il problema.
Post by Stefano De Cesari
Post by barbara75
Mi sembra che questa necessità di consenso collettivo
E' una necessita'? Sicura?
Ma certo.La necessità di adattarsi volta per volta alle circostanze. Ad
andare laddove butta il vento per non sentirsi esclusi.
Post by Stefano De Cesari
Post by barbara75
alteri abbastanza quelle che sono le convinzioni reali che, in dati
momenti, i "gregari" del gruppo accantonano per ingraziarsi i
"leaders".
E le "convinzioni reali" invece non vengono alterate "per ingraziarsi i
leaders" se si e' in 4 o 5 alla volta?
Sì, ma sta cosa del 4 o 5 non c'azzecca.
L'alternativa è tra lo "sparlare in pubblico" in 4, o 5, o 30 (e il
conseguente accodarsi anche di chi intimamente disapprova)
e tra il "presentare appunti sul conto di un terzo" a una sola persona,
scelta in quanto amico e persona affdabile e in grado di offrire un
giudizio autonomo.
Post by Stefano De Cesari
Post by barbara75
Finchè qualcuno non esce allo scoperto, per calcoli suoi, e va a
riferire all'assente ignaro il doppiogiochismo dei "gregari falsi
amici".
Azz... Vuoi dire che non sapevano da soli che quel gruppo era di
semplici "conoscenti" e non di "amici"?
Certo che lo sanno


Tutti cosi' fessi? Quelle
Post by Stefano De Cesari
persone non hanno mai assistito prima alle stesse "dinamiche" che
dovrebbero esserne cosi' "sorpresi"?
Fessi forse lo si diventa per opportunismo. Per non sentirsi esclusi.
Post by Stefano De Cesari
Post by barbara75
E il poveraccio entra nei casini, perchè non sa più a chi credere e in
chi avere fiducia, nel gruppo.
E dove sta il problema? Prima invece dava fiducia e credeva a tutti?
No.
Ma se in un gruppo di conoscenti (e non di amici)si vogliono inquinare un
po' le acque, ci si riesce.
C'è quel detto che dice "calunniate calunniate qualche cosa resterà".
Post by Stefano De Cesari
Post by barbara75
Al massimo ne parlavo con quella che ho considerato, nella comitiva,
sempre la mia unica amica. Sempre in via strettamente confidenziale.
E cosa cambia? Era meno "assente" la persona? La tua "unica amica" era
meno portata a darti ragione tanto per fare?
Cambia perchè se io avevo da ridire su qualcuno non lo facevo davanti a
tutti. Ma con una persona di cui potessi fidarmi. Cercavo un confronto,
un'opinione anche diversa dalla mia, anche contraria alla mia.
Un'opinione che fosse, quantomeno, sincera.
O presumibilmente sincera.
Post by Stefano De Cesari
Post by barbara75
E comunque, anche il fatto di parlare in gruppo di una persona, e di
parlarne magari non bene, potrebbe avere ancora un senso se ciascuno
dicesse EFFETTIVAMENTE quello che pensa.
E tu sei in grado di dimostrare che non e' cosi'?
Ma per forza.
Se Tizio in pubblico sputtana Caio (o si accoda allo sputtanamento
pubblico di Caio), eppoi quella sera stessa va a giocare a bowling con lui
e in pizzeria, con atteggiamenti camerateschi da amicone..Tizio è una
persona affidabile? Credibile? Coerente?
Post by Stefano De Cesari
Post by barbara75
Ma, come ho detto, essendo quel gruppo composto in gran parte di
personalità deboli e gregarie,
Questa e' la tua personale opinione sostenuta da non si sa cosa.
Beh se persone che cambiano parere a seconda di come decida il leader di
turno non sono deboli e gregarie, al mondo non esistono nè debolezza nè
gregarismo.
Post by Stefano De Cesari
Magari la "personalita' debole e gregaria" e' proprio la tua che cerca
di mascherarsi condannando gli altri.
Ma vedi, io non devo proprio giustificarmi di nulla.
Nè dinnanzi al gruppo, nè qui.
Ho esposto, con la massima chiarezza e trasparenza di cui fossi capace,
quello che vedevo succedere.
Ho ribadito più volte la solitudine sostanziale che, in quel gruppo, ci
accomunava tutti, e che ci portava ad accettare anche comportamenti non
accettabili.
E, in ogni caso, la mia domanda di partenza non aveva per oggetto la
condanna o l'assoluzione del gruppo. Nè la mia.
Ho chiesto, semplicemente, perchè fosse così difficile recidere dei legami
fasulli con persone che non si stimano quando l'alternativa è la
solitudine.
Non mi sembrava avesse poi molta importanza parlare di quello che
succedeva all'interno della comitiva, dal momento che la mia decisione di
troncare era già presa.
Io quelle persone le conosco, so per certo che NON SONO affidabili, e
potrei scrivere mille post a narrare episodi basati non su mie
supposizioni ma su fatti oggettivamente accaduti. Ma che giustamente non
interesserebbero a nessuno.
E' un capitolo archiviato. Così come anche quello delle dinamiche interne
del gruppo, su cui ci siamo dilungati anche troppo.
Se ora qualcuno avesse ancora da dire qualcosa sulla mia domanda del
thread forse sarebbe più costruttivo muoversi in quella direzione.
--
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Stefano De Cesari
2004-12-07 07:38:06 UTC
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Post by barbara75
Post by Stefano De Cesari
Se invece la personalita' dominante e' solo una e parla solo con altre
3-4 persone questo "effetto/traino" non c'e'?
Lo ripeto: cosa c'e' di cosi' diverso? Se queste persone hanno
"personalita' dominanti" cosa cambia che ne trascinino 3 alla volta
o 30 tutti insieme?
Non cambia niente, ma infatti non era questo il problema.
Come non e' questo il problema? Sei stata tu a evidenziare questo
fantomatico "effetto/traino" che differenzierebbe il tuo comportamento
da quello "infame" degli altri che lo fanno in gruppo mentre se lo
facessero faccia a faccia con poche persone non sarebbe piu' cosi'
"infame".
Post by barbara75
Post by Stefano De Cesari
Post by barbara75
Mi sembra che questa necessità di consenso collettivo
E' una necessita'? Sicura?
Ma certo.La necessità di adattarsi volta per volta alle circostanze.
Cosa ti rende cosi' sicura che sia una "necessita'"?
Post by barbara75
Ad andare laddove butta il vento per non sentirsi esclusi.
E tu sai che per tutte quelle persone e' cosi'?
E come fai a saperlo? Cosa ti rende cosi' sicura?
Post by barbara75
Post by Stefano De Cesari
Post by barbara75
alteri abbastanza quelle che sono le convinzioni reali che, in dati
momenti, i "gregari" del gruppo accantonano per ingraziarsi i
"leaders".
E le "convinzioni reali" invece non vengono alterate "per ingraziarsi
i leaders" se si e' in 4 o 5 alla volta?
Sì, ma sta cosa del 4 o 5 non c'azzecca.
Davvero? E sai anche spiegare perche' "non c'azzecca"? Il problema mi
pare che fosse di essere "infame" perche' sparlavi quando gli altri
erano assenti e facevi finta di niente quando erano presenti.
Che sparli di loro in 4 o 5 o con l'intero gruppo non c'e' differenza.
Indi per cui dovrebbe essere "infame" allo stesso modo. Ma tu quando
sparli faccia a faccia con i tuoi "amici" ti escludi automaticamente
dall'essere "infame" senza farci capire in cosa dovresti essere cosi'
diversa dagli altri che critichi.
Post by barbara75
L'alternativa è tra lo "sparlare in pubblico" in 4, o 5, o 30
Un attimo. 4 o 5 o 30 non e' "in pubblico". Altrimenti anche 2 e' "in
pubblico" e allora di alternative c'e' solo lo stare zitti :)
Post by barbara75
e tra il "presentare appunti sul conto di un terzo" a una sola
persona,
Una sola persona e' sempre un numero :) Non e' 4, non e' 5 ma e' 1. :)
Ma se lo fai tu e' "presentare appunti sul conto di un terzo", se lo
fanno gli altri allora e' "sparlare" e diventa un comportamento
"infame".
Post by barbara75
scelta in quanto amico e persona affdabile e in grado di offrire un
giudizio autonomo.
Che sia tuo "amico" non lo puoi sapere. Che sia "affidabile" sarebbe
tutto da dimostrare. E che abbia un "giudizio autonomo" pure, visto che
potrebbe benissimo essere uno di quei "gregari" che ti accontentano per
fare bella figura :)
Post by barbara75
Post by Stefano De Cesari
Azz... Vuoi dire che non sapevano da soli che quel gruppo era di
semplici "conoscenti" e non di "amici"?
Certo che lo sanno
E allora dove sta il problema? :)
Post by barbara75
Post by Stefano De Cesari
Tutti cosi' fessi? Quelle persone non hanno mai assistito prima
alle stesse "dinamiche" che dovrebbero esserne cosi' "sorpresi"?
Fessi forse lo si diventa per opportunismo. Per non sentirsi esclusi.
Oppure semplicemente stai costruendo uno sciocco castello di carte per
qualcosa di cui tutti sono a conoscenza e che tutti implicitamente
accettano e di cui oggi sono "vittime" e domani invece sono "carnefici".
Post by barbara75
Post by Stefano De Cesari
E dove sta il problema? Prima invece dava fiducia e credeva a tutti?
No.
E allora dove sta il problema? :)
Post by barbara75
Ma se in un gruppo di conoscenti (e non di amici) si vogliono inquinare
un po' le acque, ci si riesce.
Inquinare .... a che pro? :)
Dopotutto hai affermato che tutti conoscono tali dinamiche e che non
sono fessi :)
Post by barbara75
C'è quel detto che dice "calunniate calunniate qualche cosa resterà".
Mai pensato che valga anche per te quando parli con i tuoi "amici"? :)
O tu sei sempre esclusa da tutto? :)
Post by barbara75
Post by Stefano De Cesari
E cosa cambia? Era meno "assente" la persona? La tua "unica amica"
era meno portata a darti ragione tanto per fare?
Cambia perchè se io avevo da ridire su qualcuno non lo facevo davanti
a tutti.
Non cambia un fico secco per la persona assente. Sempre a qualcuno
l'hai detto. E sempre quella persona ha sentito le tue "calunnie" :)
E sempre quella persona avrebbe potuto essere un "gregario" che ti dava
ragione :)
Post by barbara75
Ma con una persona di cui potessi fidarmi.
E non ce ne sono, visto che e' un gruppo di "conoscenti" e tu stessa hai
detto che non sei sicura che questo "paio" di persone sia affidabile :)
Post by barbara75
Cercavo un confronto, un'opinione anche diversa dalla mia, anche
contraria alla mia.
E tu sei in grado di *DIMOSTRARE* che quando questo avviene in gruppo le
motivazioni non sono le stesse? :)
Post by barbara75
Un'opinione che fosse, quantomeno, sincera.
O presumibilmente sincera.
Idem come sopra :)
Post by barbara75
Post by Stefano De Cesari
Post by barbara75
E comunque, anche il fatto di parlare in gruppo di una persona, e di
parlarne magari non bene, potrebbe avere ancora un senso se ciascuno
dicesse EFFETTIVAMENTE quello che pensa.
E tu sei in grado di dimostrare che non e' cosi'?
Ma per forza.
Vediamo :)
Post by barbara75
Se Tizio in pubblico sputtana Caio (o si accoda allo sputtanamento
pubblico di Caio), eppoi quella sera stessa va a giocare a bowling con
lui e in pizzeria, con atteggiamenti camerateschi da amicone..Tizio è
una persona affidabile?
Che c'entra l'affidabilita' con il "dire quello che EFFETTIVAMENTE
pensa"? :)
Post by barbara75
Credibile?
Perche' non dovrebbe esserlo?
Dopotutto anche tu hai continuato ad uscire con il gruppo pur avendo
qualcosa da dire su alcuni di loro :)
Post by barbara75
Coerente?
E chi lo sa. Se avesse detto "non usciro' mai piu' in vita mia con
quella persona" allora non sarebbe stato coerente, altrimenti nessuno
potrebbe dire che non lo sia. :)
Post by barbara75
Post by Stefano De Cesari
Post by barbara75
Ma, come ho detto, essendo quel gruppo composto in gran parte di
personalità deboli e gregarie,
Questa e' la tua personale opinione sostenuta da non si sa cosa.
Beh se persone che cambiano parere a seconda di come decida il leader
di turno
Sai *DIMOSTRARE* che "cambiano parere a seconda di come decida il leader
di turno"? Perche' devi capire che esiste una bella differenza tra
cio' che affermi e cio' che avviene se non hai nulla a sostegno.
Post by barbara75
Post by Stefano De Cesari
Magari la "personalita' debole e gregaria" e' proprio la tua che
cerca di mascherarsi condannando gli altri.
Ma vedi, io non devo proprio giustificarmi di nulla.
E probabilmente nemmeno quelli che tu chiami "gregari" :)
Post by barbara75
Ho esposto, con la massima chiarezza e trasparenza di cui fossi
capace, quello che vedevo succedere.
Non hai detto "quello che vedevi succedere". Hai fatto affermazioni
sulla "personalita'" di alcune persone definendole
---
deboli e gregarie
---
oltre ad aver espresso giudizi di merito
---
comportamento infame
---
su cio' che facevano.
Post by barbara75
Ho ribadito più volte la solitudine sostanziale che, in quel gruppo,
ci accomunava tutti,
Mi dispiace ma quella e' forse qualcosa che riguarda te. Degli altri
non puoi dire proprio nulla visto che non sei nella loro mente e non sai
perche' partecipino o meno al gruppo.
Post by barbara75
e che ci portava ad accettare anche comportamenti non accettabili.
Idem come sopra: tu non sai nulla di cosa accettano o meno le altre
persone.
Post by barbara75
E, in ogni caso, la mia domanda di partenza non aveva per oggetto la
condanna o l'assoluzione del gruppo. Nè la mia.
Nel tuo post c'era anche una "richiesta di consigli".
Post by barbara75
Ho chiesto, semplicemente, perchè fosse così difficile recidere dei
legami fasulli con persone che non si stimano quando l'alternativa è
la solitudine.
La cosa poco importa fino a quando sei cosciente di "non stimarli".
Dopotutto al mondo non possono essere tutti amici nostri.
Invece tu hai denigrato gli altri ma hai condonato te stessa.
Post by barbara75
Non mi sembrava avesse poi molta importanza parlare di quello che
succedeva all'interno della comitiva, dal momento che la mia
decisione di troncare era già presa.
A me invece sembrava avere una ENORME importanza, che tu avessi gia'
preso o meno la decisione di troncare.
Post by barbara75
Io quelle persone le conosco,
Non le conosci se non superficialmente. Non sono tuoi "amici" non lo
sono mai stati e probabilmente mai lo saranno.
Post by barbara75
so per certo che NON SONO affidabili,
E allora?
Post by barbara75
e potrei scrivere mille post a narrare episodi basati non su mie
supposizioni ma su fatti oggettivamente accaduti.
Ma non potrai mai dirci *PERCHE'* sono accaduti e cosa ha guidato a tali
fatti :)
Post by barbara75
Se ora qualcuno avesse ancora da dire qualcosa sulla mia domanda del
thread forse sarebbe più costruttivo muoversi in quella direzione.
Sarebbe piu' costruttivo ... perche' non vuoi sentirti dire che non sei
diversa da loro? Che sei "infame" e forse hai attuato le stesse
"dinamiche" delle quali accusi gli altri? :)
Quelle stesse cose per le quali hai deciso di "troncare il rapporto"
perche' "non affidabili"? :)

-Stefano
barbara75
2004-12-08 00:27:25 UTC
Permalink
Post by Stefano De Cesari
Post by barbara75
Post by Stefano De Cesari
Tutti cosi' fessi? Quelle persone non hanno mai assistito prima
alle stesse "dinamiche" che dovrebbero esserne cosi' "sorpresi"?
Fessi forse lo si diventa per opportunismo. Per non sentirsi esclusi.
Oppure semplicemente stai costruendo uno sciocco castello di carte per
qualcosa di cui tutti sono a conoscenza e che tutti implicitamente
accettano e di cui oggi sono "vittime" e domani invece sono "carnefici".
e quindi che differenza c'è con quello che dicevo io?
il meccanismo implicitamente accettato in cui tutti possono essere
potenzialmente oggi vittime e domani carnefici, come tu lo definisci, in
cosa di discosta da ciò che ho descritto io?
il fatto che il comportamento infame riguardi anche me?
Ma io vorrei proprio vedere, in qualsiasi contesto una persona abbia dei
problemi con qualcun altro, se non ne parla con gli amici. Di che si parla
con gli amici? Solo del governo ladro o del tempo? O si è "non infami"
solo se si non ci si confida con nessuno? In quel caso direi che più che
"non infami" si è autistici!
Post by Stefano De Cesari
Post by barbara75
Post by Stefano De Cesari
E dove sta il problema? Prima invece dava fiducia e credeva a tutti?
No.
E allora dove sta il problema? :)
Post by barbara75
Ma se in un gruppo di conoscenti (e non di amici) si vogliono inquinare
un po' le acque, ci si riesce.
Inquinare .... a che pro? :)
Uh, i pro per nuocere emergono sempre, in clima di frustrazioni
generali...Invidie varie, il fatto che uno/a abbia soffiato la donna o
l'uomo a un altro/a...
Post by Stefano De Cesari
Post by barbara75
C'è quel detto che dice "calunniate calunniate qualche cosa resterà".
Mai pensato che valga anche per te quando parli con i tuoi "amici"? :)
O tu sei sempre esclusa da tutto? :)
Eh no no...Calunniare significa "affermare scientemente il falso".
Io non ho mai calunniato.
Riferivo ciò che mi capitava, a una o due persone amiche (o comunque meno
"nemiche" delle altre)
Post by Stefano De Cesari
Post by barbara75
Ma con una persona di cui potessi fidarmi.
E non ce ne sono, visto che e' un gruppo di "conoscenti" e tu stessa hai
detto che non sei sicura che questo "paio" di persone sia affidabile :)
Vero.
Non sono sicura nemmeno dell'affidabilità di quelle due persone.
Ma dal momento che in certe situazioni ci si sente mancare l'aria se non
ci si sfoga, io ne parlavo con loro. Avessi avuto amici veri, mi sarei
rivolta agli amici veri.
Post by Stefano De Cesari
Post by barbara75
Cercavo un confronto, un'opinione anche diversa dalla mia, anche
contraria alla mia.
E tu sei in grado di *DIMOSTRARE* che quando questo avviene in gruppo le
motivazioni non sono le stesse? :)
Beh, giusto, potrebbero anche esserci queste motivazioni. In astratto.
Nella concreta realtà dei fatti, però, mi sembra che tra quelle persone
nei processi pubblici sul conto degli assenti queste ipotetiche motvazioni
cedessero il passo più all'opportunità di sfogare malumori e frustrazioni
che a quella di fare chiarezza.
Penso di saper distinguere chi sia animato dalla volontà di "comprendere"
da chi sia invece animato dal desiderio di "sfogarsi".




perche' non vuoi sentirti dire che non sei
Post by Stefano De Cesari
diversa da loro?
Ma no, possono anche dirmelo, dopotutto sono stata effettivamente
"connivente" con quelle persone continuando a frequentarle per troppo
tempo.
A parte questo, io non sono come loro, non certo solo per il fatto di
essermi sfogata a volte con qualcuno del gruppo. Senza deformare eventi o
inventarmi circostanze inesistenti o cambiare atteggiamento verso questa o
quella persona come una banderuola. Come lì avveniva.
Che poi tu o altri ci possano credere, o no, per me non cambia nulla;)
Dopotutto, mi rendo conto che il beneficio del dubbio vada concesso a
chiunque non abbia vissuto in prima persona certe situazioni, e possa
quindi trarre deduzioni anche poco, o non del tutto, fondate.
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Stefano De Cesari
2004-12-08 08:49:51 UTC
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Post by barbara75
Post by Stefano De Cesari
Oppure semplicemente stai costruendo uno sciocco castello di carte per
qualcosa di cui tutti sono a conoscenza e che tutti implicitamente
accettano e di cui oggi sono "vittime" e domani invece sono
"carnefici".
e quindi che differenza c'è con quello che dicevo io?
Che l'opportunismo non esiste. Che non c'e' alcun "leadr" ne "deboli e
gregari".
Post by barbara75
il fatto che il comportamento infame riguardi anche me?
Anche.
Post by barbara75
Ma io vorrei proprio vedere, in qualsiasi contesto una persona abbia
dei problemi con qualcun altro, se non ne parla con gli amici.
E se uno ritiene che tutte le persone presenti siano suoi "amici"? :)
Perche' non dovrebbe parlargliene? O "amici" e' una parola ch va presa
solo singolarmente, un po' alla volta, altrimenti poi fa male? :)
Post by barbara75
O si è "non infami" solo se si non ci si confida con nessuno?
No. Potresti confidarti di quello che ti pare ma non denigrare persone
non presenti (o presenti ma che non sentono quello che dici) :)
Post by barbara75
In quel caso direi che più che "non infami" si è autistici!
Fai la domanda e ti rispondi da sola? :)
Post by barbara75
Post by Stefano De Cesari
Inquinare .... a che pro? :)
Uh, i pro per nuocere emergono sempre, in clima di frustrazioni
generali...Invidie varie, il fatto che uno/a abbia soffiato la donna o
l'uomo a un altro/a...
Ora sai mostrare che questi "pro" esistono per i tuoi casi? Sai
mostrare che non esistono quando invece tu ne parli con i tuoi "amici"?
:) O tu sei esente da "invidie" varie? :)
Post by barbara75
Post by Stefano De Cesari
Post by barbara75
C'è quel detto che dice "calunniate calunniate qualche cosa resterà".
Mai pensato che valga anche per te quando parli con i tuoi "amici"? :)
O tu sei sempre esclusa da tutto? :)
Eh no no...Calunniare significa "affermare scientemente il falso".
E tu hai prove che tali persone "affermino scientemente il falso"? :)
Post by barbara75
Riferivo ciò che mi capitava, a una o due persone amiche (o comunque
meno "nemiche" delle altre)
"Riferire" e' un termine che non dice nulla sul fatto che vi fosse
"calunnia" o meno :)
Anche loro "riferivano" al gruppo di "amici" dopotutto :)
Post by barbara75
Ma dal momento che in certe situazioni ci si sente mancare l'aria se
non ci si sfoga, io ne parlavo con loro.
E invece per le altre persone questo non puo' valere? :) Perche' ti
ritieni sempre diversa dagli altri? :)
Post by barbara75
Post by Stefano De Cesari
Post by barbara75
Cercavo un confronto, un'opinione anche diversa dalla mia, anche
contraria alla mia.
E tu sei in grado di *DIMOSTRARE* che quando questo avviene in gruppo
le motivazioni non sono le stesse? :)
Beh, giusto, potrebbero anche esserci queste motivazioni. In astratto.
O anche nella realta' :)
Post by barbara75
Nella concreta realtà dei fatti, però, mi sembra che
"Ti sembra che" .... non e' "la concreta realta' dei fatti" ma solo
"l'effimera realta' delle opinioni" :)
E' alquanto sbagliato confondere le due cose.
Post by barbara75
Penso di saper distinguere chi sia animato dalla volontà di
"comprendere"
"confronto" e "comprendere" non e' la stessa cosa.
Post by barbara75
da chi sia invece animato dal desiderio di "sfogarsi".
----
ci si sente mancare l'aria se non ci si sfoga
----
Non sei tu che hai scritto questa frase qui sopra proprio in relazione
al tuo confidarsi con questi "amici"? :)
Ti faccio notare che accusi loro di "sfogarsi" ma sembra poi che invece
tu ne sia esente e che per te tieni solo il "comprendere" :)
Lo stai notando o no? :)
Post by barbara75
A parte questo, io non sono come loro, non certo solo per il fatto di
essermi sfogata a volte con qualcuno del gruppo.
E di nuovo parli di "sfogarsi" :)
Post by barbara75
Dopotutto, mi rendo conto che il beneficio del dubbio vada concesso a
chiunque non abbia vissuto in prima persona certe situazioni,
E perche' non lo concedi anche a loro invece di accusare loro di
comportamenti "infami" ma poi di non accusare te stessa delle stesse
cose? :)

-Stefano

[R] [1982] [M]
2004-12-05 20:14:00 UTC
Permalink
Post by barbara75
Post by [R] [1982] [M]
Voglio dire: è possibile trovare persone che si scambiano sì opinioni
sugli altri amici non presenti,
Sicuramente succede molto spesso.
1)scambiate face to face tra due persone
2)opinioni scambiate in gruppo
La prima ipotesi mi sembra accettabile, la seconda no.
Non vedo la differenza. Puoi parlare male di un "amico" in 2, 3, N persone.
Post by barbara75
Il problema è che il piu delle volte, nel mio gruppo
Nel *tuo* gruppo. Tu continui a plasmare i rapporti intra-gruppo sulla tua
(negativa) esperienza, senza sforzarti di immaginare altre realtà.

Io mi guardo bene dal dire "ma nooo, in *tutti* i gruppi le persone si
vogliono bene ed affrontano la vita con letizia senza mai parlarsi male alle
spalle" perché so che ci sono sia gruppi come il mio, sia gruppi come ne ho
conosciuti in passato (direttamente, o tramite mia sorella), in cui
succedeva più o meno quello che dici tu.
Post by barbara75
Ma forse sono cosi tutte le comitive, forse è impossibile che tra 12, 15
persone possa esserci armonia senza conflitti...
Ma forse è meglio smettere di piangersi addosso e farsi pippe mentali su
cose che non si conoscono?
--
[R] [1982] [M]
barbara75
2004-12-05 21:16:50 UTC
Permalink
Post by [R] [1982] [M]
Post by barbara75
Post by [R] [1982] [M]
Voglio dire: è possibile trovare persone che si scambiano sì opinioni
sugli altri amici non presenti,
Sicuramente succede molto spesso.
1)scambiate face to face tra due persone
2)opinioni scambiate in gruppo
La prima ipotesi mi sembra accettabile, la seconda no.
Non vedo la differenza. Puoi parlare male di un "amico" in 2, 3, N persone.
Ok, non mi ero spiegata bene.
Ho scritto un altro post, non ricordo piu a chi, in cui spiego meglio la
faccenda.
Post by [R] [1982] [M]
Ma forse è meglio smettere di piangersi addosso e farsi pippe mentali su
cose che non si conoscono?
Si conoscono abbastanza da essere arrivati al punto di capire che gli
amici, quelli veri, acquisiti nel corso di una vita si contano sulle dita
di una mano (quando si è fortunati).
Le comitive sono per lo piu formate da conoscenti (o buoni conoscenti) con
cui andare in giro per locali e fare un po' di casino. Va benissimo, per
carità. Ma l'amicizia è un'altra cosa.
Tant'è che appena qualcuno si fidanza, o si sposa, o trova semplicemente
amicizie "vere", molto spesso abbandona la propria comitiva. Questo
succede molto spesso, quasi sempre.
Io non riesco a pensare che in una comitiva di 10, 15 persone si possa
essere tutti amici per la pelle. E se lo si pensa si è dei faciloni.
L'importante è che in una comitiva esista quel minimo di lealtà e di
correttezza reciproca che possa permettere di passare assieme delle ore
più o meno piacevoli, senza climi avvelenati da ipocrisie, o ripicche.
Io tutto questo non l'ho trovato, ma non escludo certo che ci possa essere
altrove, in altri gruppi.
Fermo restando il fatto che, secondo me, è molto ma molto più difficile
trovarsi una sola "vera" amicizia che una simpatica e affiatata e non
ipocrita comitiva.
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Stefano De Cesari
2004-12-05 23:17:58 UTC
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Post by barbara75
Ma l'amicizia è un'altra cosa.
Benissimo. Appurato questo dove vuoi andare a parare? Tu stai sparlando
qui di loro con un mucchio di persone che manco ti conosce e che e' ben
lungi dall'esserti "amica".
E' un comportamento "infame" il tuo?
Post by barbara75
Io non riesco a pensare che in una comitiva di 10, 15 persone si possa
essere tutti amici per la pelle. E se lo si pensa si è dei faciloni.
E allora?
Post by barbara75
L'importante è che in una comitiva esista quel minimo di lealtà e di
correttezza reciproca che possa permettere di passare assieme delle
ore più o meno piacevoli, senza climi avvelenati da ipocrisie, o
ripicche.
Lealta' e correttezza reciproca .... quando si e' assieme o anche quando
non si e' assieme? Perche' e' bene capire se gli assenti ne godono
comunque per la loro "presenza spirituale" o meno.
Post by barbara75
Fermo restando il fatto che, secondo me, è molto ma molto più
difficile trovarsi una sola "vera" amicizia che una simpatica e
affiatata e non ipocrita comitiva.
Bene. E allora?

-Stefano
barbara75
2004-12-06 12:38:39 UTC
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Post by Stefano De Cesari
Post by barbara75
Ma l'amicizia è un'altra cosa.
Benissimo. Appurato questo dove vuoi andare a parare? Tu stai sparlando
qui di loro con un mucchio di persone che manco ti conosce e che e' ben
lungi dall'esserti "amica".
E' un comportamento "infame" il tuo?
No.
Io proprio lo scorso sabato sera ho chiarito a tutto il gruppo di essermi
rotta le scatole del doppiogiochismo di troppa gente là dentro. Quindi, a
voi non sto dicendo nulla che anche loro non sappiano già.
Post by Stefano De Cesari
Post by barbara75
Io non riesco a pensare che in una comitiva di 10, 15 persone si possa
essere tutti amici per la pelle. E se lo si pensa si è dei faciloni.
E allora?
E allora dimmi tu.
Ho detto una fesseria o una cosa sacrosanta?
Post by Stefano De Cesari
Post by barbara75
L'importante è che in una comitiva esista quel minimo di lealtà e di
correttezza reciproca che possa permettere di passare assieme delle
ore più o meno piacevoli, senza climi avvelenati da ipocrisie, o
ripicche.
Lealta' e correttezza reciproca .... quando si e' assieme o anche quando
non si e' assieme? Perche' e' bene capire se gli assenti ne godono
comunque per la loro "presenza spirituale" o meno.
Ok, mi ripeto, forse non hai letto il post in cui chiarivo la faccenda.
Se io sto in un gruppo, e qualcuno mi crea dei problemi, preferisco non
mettere in piazza tutta la faccenda, ma, al massimo, la confido a una
persona amica o che tale io ritenga. Così posso confrontare la mia
valutazione dei fatti con qualcun altro (che non sia preso a caso, ma
scelto appunto in base a rapporti di preesistente amicizia)
Tu sei stai in un gruppo e hai dei dissidi con qualcuno ti metti al
microfono e proclami la sua antipatia per costui su pubblica piazza?
Non so, ma mi pare un comportamento un po' isterico.
Il fatto che io sabato scorso abbia espresso "pubblicamente" al gruppo la
mia decisione di andarmente è stato dovuto al fatto che la questione
riguardava tutta la comitiva nel suo complesso...e non il comportamento
negativo di una o due persone (nel qual caso avrei evitato i microfoni,
che sarebbero stati del tutto fuori luogo).
Post by Stefano De Cesari
Post by barbara75
Fermo restando il fatto che, secondo me, è molto ma molto più
difficile trovarsi una sola "vera" amicizia che una simpatica e
affiatata e non ipocrita comitiva.
Bene. E allora?
Vedi sopra.
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
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Stefano De Cesari
2004-12-06 21:46:44 UTC
Permalink
Post by barbara75
Ok, mi ripeto, forse non hai letto il post in cui chiarivo la faccenda.
Se io sto in un gruppo,
Hai detto bene.... se *TU* stai in un gruppo. Spero non pretenderai che
tutte le persone abbiano la tua stessa visione dei rapporti
interpersonali.
Post by barbara75
e qualcuno mi crea dei problemi, preferisco non mettere in piazza
tutta la faccenda, ma, al massimo, la confido a una persona amica o
che tale io ritenga.
E magari l'hanno fatto anche loro e il numero di persone che concordano
e' andato via via crescendo.
Post by barbara75
Tu sei stai in un gruppo e hai dei dissidi con qualcuno ti metti al
microfono e proclami la sua antipatia per costui su pubblica piazza?
C'era qualche microfono? Eravate in una pubblica piazza? No? E allora
che c'entra un esempio simile?
Post by barbara75
Non so, ma mi pare un comportamento un po' isterico.
Proprio per questo non capisco perche' tu abbia tirato fuori un esempio
simile che non c'entra nulla con la discussione.
Oltretutto mi pare che la politica sia fatta "con microfoni nella
pubblica piazza". Spero tu non voglia dire che e' un comportamento
"infame" :)

-Stefano
Let
2004-12-05 22:49:27 UTC
Permalink
Post by barbara75
Ma, al di là di tutte queste considerazioni "parallele", la mia domanda è
questa: perchè è così difficile sciogliere quelli che, per quanto
sbagliatissimi o addirittura fasulli, sono comunque dei "legami"?
Perché, come hai tu stesso detto, non hai alcuna alternativa a loro.
Post by barbara75
imponendomi ancora di pensare che in fondo la gente è tutta uguale
Gravissimo errore!
Post by barbara75
e che
loro non sono nè migliori nè peggiori della maggior parte delle persone.
Idem come sopra.
Post by barbara75
Non c'è amicizia. C'è solo la paura condivisa di restare da soli. E questa
paura tiene "unito" un gruppo di persone che in realtà non provano l'uno
per l'altro nè amicizia, nè rispetto, nè altro...
Secondo me l'unico modo che hai per ricrearti una nuova rete di amicizie, è
quello di frequentare assiduamente dei luoghi che ti permettano di essere a
contatto con altre persone... Non so quanti anni hai, ma già se studiassi
avresti modo di esser a contatto con diversa gente. Idem se frequentassi la
palestra o fossi solita andare in libreria... A furia di incontrare sempre
gli stessi volti, qualche conoscenza la farai, magari non subito, ma pian
piano...
Cmq non ti accontentare se puoi avere di meglio e sai di meritartelo,
altrimenti sempre meglio soli che male accompagnati.

Let.
Piccolo Principe
2004-12-06 11:24:00 UTC
Permalink
Post by barbara75
Ecco, stanotte ho deciso che la rottura sarà definitiva.
[CUT]
provano l'uno per l'altro nè amicizia, nè rispetto, nè altro...
Vabbè passo e chiudo.
Ogni vostro consiglio sarà bene accetto.
Ciao!
A quel che mi pare di capire finora hai accettato un compromesso e se l'hai
fatto penso che l'unico o almeno il principale motivo fosse la paura di
restare sola. Se vuoi continuare a circondarti di persone di cui non ti fidi
penso che sia giusto che tu lo faccia ma non ti aspettare molto dai
compromessi. Spesso finiscono per ritorcersi contro di noi, IMHO. Alla fine
mi chiedo: perché non cercare di frequentare altre persone senza per questo
abbandonare i tuoi "amici"?
Ciao.
--
Ainsi qu'un débouché pauvre qui baise et mange
Le sein martysé d'une antique catin,
Nous volons au passage un plaisir clandestin
Que nous pressons bien fort comme une vieille orange.
barbara75
2004-12-06 12:50:33 UTC
Permalink
Post by Piccolo Principe
Post by barbara75
Ecco, stanotte ho deciso che la rottura sarà definitiva.
[CUT]
provano l'uno per l'altro nè amicizia, nè rispetto, nè altro...
Vabbè passo e chiudo.
Ogni vostro consiglio sarà bene accetto.
Ciao!
A quel che mi pare di capire finora hai accettato un compromesso e se l'hai
fatto penso che l'unico o almeno il principale motivo fosse la paura di
restare sola. Se vuoi continuare a circondarti di persone di cui non ti fidi
penso che sia giusto che tu lo faccia ma non ti aspettare molto dai
compromessi. Spesso finiscono per ritorcersi contro di noi, IMHO. Alla fine
mi chiedo: perché non cercare di frequentare altre persone senza per questo
abbandonare i tuoi "amici"?
Mi sto orientando a comportarmi in questo modo: di quella comitiva nel suo
complesso, e nei suoi veleni, non voglio davvero più saperne.
Probabilmente continuerò a frequentare, separatamente dal gruppo, le
uniche due persone che mi sembrano rimaste pressocchè indenni dai
doppigiochismi e/o dalla connivenza con i doppiogiochisti.
Nel contempo, certamente, proverò a frequentare altre persone.
Anche se stavolta preferirei che non si conoscessero, tra di loro...Inizio
a pensare che le amicizie comuni e condivise tra più persone presentino
troppi risvolti negativi (cambi continui di fronte e di "alleanze",
eccetera). E' un po' quello che succedeva a scuola...
O forse sono semplicemente rimasta un po' troppo scottata da quest'ultima
esperienza negativa e ora mi è difficile immaginare gruppi e comitive in
cui gli equilibri interni non cambino come una banderuola al vento...
Ciao;)
Post by Piccolo Principe
Ciao.
--
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Piccolo Principe
2004-12-07 00:16:19 UTC
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Post by barbara75
Anche se stavolta preferirei che non si conoscessero, tra di
loro...
Credo che non ci sia nessun motivo valido perché non si conoscano. Se una
persona è corretta, IMHO, non smette di esserlo perché conosce altre
persone. A meno che non sia priva di un carattere forte e se cerchi veri
amici, IMHO, non è comunque tra queste persone (cioè quelle prive di
"carattere") che devi cercarli.
Post by barbara75
Inizio a pensare che le amicizie comuni e condivise tra più
persone presentino troppi risvolti negativi (cambi continui di fronte
e di "alleanze", eccetera).
Ti posso solo dire che frequento un gruppo di amici da anni e non esiste
neanche vagamente il concetto di alleanza o di fronte.
Post by barbara75
E' un po' quello che succedeva a scuola...
Evidentemente queste persone sono immature come quando erano a scuola.
Post by barbara75
O forse sono semplicemente rimasta un po' troppo scottata da
quest'ultima esperienza negativa e ora mi è difficile immaginare
gruppi e comitive in cui gli equilibri interni non cambino come una
banderuola al vento...
Probabile! :-)
Post by barbara75
Ciao;)
Ciao.
--
Ainsi qu'un débouché pauvre qui baise et mange
Le sein martysé d'une antique catin,
Nous volons au passage un plaisir clandestin
Que nous pressons bien fort comme une vieille orange.
Stefano De Cesari
2004-12-07 07:41:11 UTC
Permalink
Post by Piccolo Principe
Ti posso solo dire che frequento un gruppo di amici da anni e non
esiste neanche vagamente il concetto di alleanza o di fronte.
Ma se uno vuole vederlo a tutti i costi ecco che appare :)
Un esempio classico e' quando qui su questo newsgroup arriva una persona
e dice qualcosa che trova parecchie persone contrarie e solo una o
massimo due della sua posizione. Ecco che appare il "fronte comune"
fatto apposta allo scopo di denigrare quella povera persone :) Il
"branco" che assale il povero malcapitato :)
Post by Piccolo Principe
Post by barbara75
E' un po' quello che succedeva a scuola...
Evidentemente queste persone sono immature come quando erano a scuola.
Oppure semplicemente sono normali persone e lei vuole vedere
personalita' "deboli e gregarie" e personalita' "leader" dove invece non
ce sono :)

-Stefano
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