tzawa
2011-07-22 18:14:40 UTC
chi lo sa.
non avrei problemi ad ammetterlo. solo vorrei capire, visto che non sono
propriamente lucido in questa faccenda, se sono solo io in torto.
frequento da un anno una ragazza della mia età (poco più che 30enni), lei
è sposata (in crisi..) e ha abbadonato il tetto del marito da più di un
anno, ma senza fare ancora alcun passo per vie legali.
lei mi ha sempre detto, sin dall'inizio, che in tutta questa storia io
ero stato un fatto contingente, ma che la sua crisi col marito era una
cosa precedente.. e che prima o poi l'avrebbe portata alla stessa
decisione.
nel tempo però, a me è sembrato più volte di intuire in lei un certo
risentimento nei miei confronti, come se io non fossi mai stato per lei
quello che le dava la spinta decisiva a lasciare il marito.
ora è da qualche tempo, direi qualche mese, che la tensione tra noi si
sente sempre più.
ognuno cerca di tirare avanti. forse ognuno aspetta l'altro.
io.. sicuramente sono stato innamorato. ora non lo so più con certezza,
visto che quello che mi resta in mano è.. sì, un po' di rabbia.
un senso di tensione continuo. perché lei non lascia il marito? perché
vuole mantenere l'assoluto riservo sulla nostra relazione?
quanto deve durare questa storia segreta (resa possibile dal fatto che
lei è andata a vivere con la sorella, nella mia città)?
non voglio apparire un santo ma io non pensavo questo, per noi.
io ho CREDUTO alle parole di lei, alla loro crisi, e tutto il resto.
però vedo sempre più che lei ne è ancora succube, probabilmente lei è
sovrastata dal senso di colpa, visto che lui soffre molto.
se lei mi dicesse: Aspetto la tua parola decisiva per prendere la mia
scelta, io probabilmente (non ne sono sicuro), le direi Allora lasciami,
facciamola finita e resta con lui.
forse non sono innamorato abbastanza?
io non voglio prendermi questo carico.
mi peserebbe addosso, ne sono certo.
e, nemmeno a dirlo, vivrei MALISSIMO la nostra storia, mi sentirei un
uomo di m... mentre inizialmente mi sentivo una presenza benefica per lei.
una persona che le stava accanto (certo, anche come "amante") ma ci siamo
regalati un sacco di cose belle.
io ammetto (se c'è da ammettere) che ho vissuto questa relazione
volutamente cercando di non pensare a quello che c'era dietro.
mi dicevo: non sono fatti miei. lei ha già deciso. è una cosa tra lei e
lui.
sono stato incosciente forse.. ma solo io ho colpe?
grazie.
non avrei problemi ad ammetterlo. solo vorrei capire, visto che non sono
propriamente lucido in questa faccenda, se sono solo io in torto.
frequento da un anno una ragazza della mia età (poco più che 30enni), lei
è sposata (in crisi..) e ha abbadonato il tetto del marito da più di un
anno, ma senza fare ancora alcun passo per vie legali.
lei mi ha sempre detto, sin dall'inizio, che in tutta questa storia io
ero stato un fatto contingente, ma che la sua crisi col marito era una
cosa precedente.. e che prima o poi l'avrebbe portata alla stessa
decisione.
nel tempo però, a me è sembrato più volte di intuire in lei un certo
risentimento nei miei confronti, come se io non fossi mai stato per lei
quello che le dava la spinta decisiva a lasciare il marito.
ora è da qualche tempo, direi qualche mese, che la tensione tra noi si
sente sempre più.
ognuno cerca di tirare avanti. forse ognuno aspetta l'altro.
io.. sicuramente sono stato innamorato. ora non lo so più con certezza,
visto che quello che mi resta in mano è.. sì, un po' di rabbia.
un senso di tensione continuo. perché lei non lascia il marito? perché
vuole mantenere l'assoluto riservo sulla nostra relazione?
quanto deve durare questa storia segreta (resa possibile dal fatto che
lei è andata a vivere con la sorella, nella mia città)?
non voglio apparire un santo ma io non pensavo questo, per noi.
io ho CREDUTO alle parole di lei, alla loro crisi, e tutto il resto.
però vedo sempre più che lei ne è ancora succube, probabilmente lei è
sovrastata dal senso di colpa, visto che lui soffre molto.
se lei mi dicesse: Aspetto la tua parola decisiva per prendere la mia
scelta, io probabilmente (non ne sono sicuro), le direi Allora lasciami,
facciamola finita e resta con lui.
forse non sono innamorato abbastanza?
io non voglio prendermi questo carico.
mi peserebbe addosso, ne sono certo.
e, nemmeno a dirlo, vivrei MALISSIMO la nostra storia, mi sentirei un
uomo di m... mentre inizialmente mi sentivo una presenza benefica per lei.
una persona che le stava accanto (certo, anche come "amante") ma ci siamo
regalati un sacco di cose belle.
io ammetto (se c'è da ammettere) che ho vissuto questa relazione
volutamente cercando di non pensare a quello che c'era dietro.
mi dicevo: non sono fatti miei. lei ha già deciso. è una cosa tra lei e
lui.
sono stato incosciente forse.. ma solo io ho colpe?
grazie.