hicetnunc
2012-12-01 12:18:31 UTC
Ciao.
Sto con una ragazza da 3 anni.
siamo trentenni e poco piu'.
Stiamo sicuramente vivendo un momento difficile, brutto, nel senso che
non andiamo piu' a letto, ci vediamo poco, e l'impressione (giusto per
chiamarla cosi'..) sia che parliamo di tutto tranne che di noi.
E praticamente da entrambe le parti si fa finta che vada tutto bene.
Io immagino che lei sia insoddisfatta e che, da brava femmina, nutra
fortemente dei desideri che non dice.
Primo tra i quali: andare a convivere insieme.
Ovviamente io quando ho provato, timidamente, a chiedere cosa non
andasse: lei mi ha risposto che era una cosa sua, un problema suo..
Io non escludo l'idea della convivenza. Certo, mi farebbe molto piu'
piacere che ci si arrivasse non con le stampelle, ma con entusiasmo.
Mi sembra insomma che lei mi stia ricattando.
Si e' chiusa in se stessa, mi sta facendo vivere male (perche' non sono
certo felice di come vanno le cose).
Io dovrei fare la parte dell'uomo che capisce al volo le problematiche
(ovviamente mai espresse) e agisce.
Ma tutto questo mi suona come un: farsi prendere in giro. E soprattutto
farsi trattare con poco rispetto.
Ma forse sono io eccessivamente incapace di capire l'altro sesso.
Funziona cosi'? Secondo il vostro parere da esterno, e' un bel
presupposto questo modo di agire, per andare verso un rapporto ancora
piu' impegnativo?
Perche' oggi riesco a darmi una spiegazione (non confermata, tral'altro,
da lei..), e se domani non riuscissi ad avere la sfera di cristallo?
Mi ritrovo un biglietto sul cuscino "me ne sono andata".
Ma non sarebbe piu' semplice litigare?
Grazie a tutti...
Sto con una ragazza da 3 anni.
siamo trentenni e poco piu'.
Stiamo sicuramente vivendo un momento difficile, brutto, nel senso che
non andiamo piu' a letto, ci vediamo poco, e l'impressione (giusto per
chiamarla cosi'..) sia che parliamo di tutto tranne che di noi.
E praticamente da entrambe le parti si fa finta che vada tutto bene.
Io immagino che lei sia insoddisfatta e che, da brava femmina, nutra
fortemente dei desideri che non dice.
Primo tra i quali: andare a convivere insieme.
Ovviamente io quando ho provato, timidamente, a chiedere cosa non
andasse: lei mi ha risposto che era una cosa sua, un problema suo..
Io non escludo l'idea della convivenza. Certo, mi farebbe molto piu'
piacere che ci si arrivasse non con le stampelle, ma con entusiasmo.
Mi sembra insomma che lei mi stia ricattando.
Si e' chiusa in se stessa, mi sta facendo vivere male (perche' non sono
certo felice di come vanno le cose).
Io dovrei fare la parte dell'uomo che capisce al volo le problematiche
(ovviamente mai espresse) e agisce.
Ma tutto questo mi suona come un: farsi prendere in giro. E soprattutto
farsi trattare con poco rispetto.
Ma forse sono io eccessivamente incapace di capire l'altro sesso.
Funziona cosi'? Secondo il vostro parere da esterno, e' un bel
presupposto questo modo di agire, per andare verso un rapporto ancora
piu' impegnativo?
Perche' oggi riesco a darmi una spiegazione (non confermata, tral'altro,
da lei..), e se domani non riuscissi ad avere la sfera di cristallo?
Mi ritrovo un biglietto sul cuscino "me ne sono andata".
Ma non sarebbe piu' semplice litigare?
Grazie a tutti...