nikkei
2010-11-03 19:17:23 UTC
ciao
ho una relazione che va avanti da quasi un anno, con una ragazza che
conosco da molto tempo. prima siamo stati buoni amici.. poi da qualche
tempo abbiamo ripreso a frequentarci in modo diverso.
lei attualmente si sta separando dal marito, e la cosa inizialmente era
per me fonte di estrema preoccupazione, mi sentivo in colpa e non ero
convinto di provare veri sentimenti..
ma ora le cose sono cambiate. io ora sono innamorato. sono dipendente da
lei. e' successo. mi rendo conto solo adesso di come probabilmente sia
stato complicato per lei (che e' innamoratissima di me dall'inizio)
confrontarsi con i miei dubbi.
arrivo al problema.. dopo pochi mesi che abbiamo iniziato a frequentarci,
io le ho presentato un mio amico stretto. col tempo e' successo che siamo
stati anche a prenderci un caffe' insieme, oppure e' capitato di stare a
cena mentre eravamo tutti e tre, e cose del genere.
per me era tutto tranquillo.
sapevo anche che qualche volta loro si erano visti, ma mi era stato
detto.. non era nulla di nascosto. l'amico di cui parlo e' piu' grande di
me, io mi sono confidato con lui agli inizi, prima di farle conoscere
lei, diciamo che mi e' stato d'aiuto, mi ha consigliato etc.
dopo un po' mi sono iniziato ad infastidire. ho detto esplicitamente al
mio amico che non volevo assolutamente che lui si frapponesse tra me e
lei, che non rovinasse il nostro dialogo che, dico onestamente, era
sempre stato sincero, profondo.
col tempo ho percepito, sento avere mai troppi dettagli (non mi piaceva
fare l'interrogatorio) che c'era anche un po' di tensione tra loro..
evidentemente lei deve aver fatto capire a lui che io venivo al primo
posto, lui se l'e' presa, e cosi' mi sono anche dovuto subire qualche
frecciatina ogni tanto, qualche segno di dente avvelenato dal mio amico..
che si sentiva quasi scacciato.
un giorno e' capitato che io, parlando con lei, con leggerezza le ho
chiesto "ma cosa ha fatto X (il mio amico)?"
era una domanda retorica.. perche' era naturale che di li' a poco io
avrei parlato direttamente con lui, giacche' volevo capire come mai era
strano e triste in quel periodo.
la risposta di lei mi ha fatto crollare il mondo addosso. mi ha detto
che, se volevo, lei mi diceva tutto.. ma che forse era meglio se parlavo
direttamente con lui.
io..... per la prima volta ho provato dispiacere nei confronti di lei.
per la prima volta ho subodorato come si poteva essere qualcosa che lei
mi stava nascondendo, da tempo.
io ho scelto di farmele dire da lui, direttamente.
la discussione per me non e' stata molto soddisfacente.. io desideravo
che lui ammettesse di provare qualcosa per lei. lui invece.. mi ha detto
che gli faceva piacere parlare con lei, perche' la trovava sensibile e
disposta ad ascoltare. io, onestamente, so che tra loro non c'e' stato
nulla (anche il mio amico e' spostato, da anni e anni.. e ha prole).
tuttavia, la naturalezza che prima c'era tra me e il mio amico.. e'
andata a quel paese..
il mio amico poi e' sempre stato un tipo "pesante", e questo mi faceva
ancora piu' rabbia: proprio non volevo che, per lei, oltre a tutti i
problemi che gia' aveva e le situazioni che stava affrontando, ci dovesse
essere anche il "peso" di stare a sentire gli sfoghi del mio amico.
questo me l'ha confermato anche lei..
non molto tempo fa, ho commesso un errore fatale.
ho letto una mail che lei ha scritto a lui.
in questa mail lei diceva sostanzialmente che lui, dopo tanto tempo,
stava iniziando ad essere una presenza confortante, che le dava sostegno,
in questo suo momento cosi' difficile mentre lei appunto stava attraverso
la separazione col marito.
io ho avuto uno shock. uno shock di gelosia, credo.
mi sono sentito come se la mia posizione nel suo cuore poteva essere
messa in pericolo.. o in competizione con altri.
a lei non ho detto niente. e nemmeno a lui.
a lei, pero', ho gettato una sonda, se vogliamo. le ho chiesto "come va
con X? vi sentite, ogni tanto? come sta?"
lei ha avuto.. una strana reazione. si capiva che dal modo in cui
parlava, con molta difficolta', era come divisa tra 2 forze: una che la
spingeva ad essere leale con me e a dirmi la verita', l'altra a non farmi
soffire.
la sua risposta era neutra, una risposta atta a rassicurarmi.
pero' purtroppo.. io mi faccio molte paranoie.
e non so che devo fare.
non so se devo confessare il gesto che ho fatto (leggere la mail), per
essere anche io limpido come mi aspetto da lei.
non so se devo essere "duro" con lui.. dirgli apertamente che non mi fa
sinceramente piacere che abbiano questo rapporto.
a parte questo.. io con lei sto vivendo dei momenti unici. un'unione che
non avevo mai provato prima. ma non so se devo tenermi per me questa
paranoia, o esorcizzarla.
le cose che lei ha scritto a lui (ho letto solo una mail ,non tutte) non
fanno trasparire niente. non c'e' stata nessuna storia, posso dirlo con
quasi assoluta certezza. il mio senso di disorientamento deriva dal fatto
che davo per scontato che il mio amico fosse una presenza vagamente
noiosa, fastidiosa, uno di troppo.. invece sapere che per lei inizia ad
essere un "conforto" mi ha sconvolto.
grazie mille per chi vorra' aggiungere qualcosa
ho una relazione che va avanti da quasi un anno, con una ragazza che
conosco da molto tempo. prima siamo stati buoni amici.. poi da qualche
tempo abbiamo ripreso a frequentarci in modo diverso.
lei attualmente si sta separando dal marito, e la cosa inizialmente era
per me fonte di estrema preoccupazione, mi sentivo in colpa e non ero
convinto di provare veri sentimenti..
ma ora le cose sono cambiate. io ora sono innamorato. sono dipendente da
lei. e' successo. mi rendo conto solo adesso di come probabilmente sia
stato complicato per lei (che e' innamoratissima di me dall'inizio)
confrontarsi con i miei dubbi.
arrivo al problema.. dopo pochi mesi che abbiamo iniziato a frequentarci,
io le ho presentato un mio amico stretto. col tempo e' successo che siamo
stati anche a prenderci un caffe' insieme, oppure e' capitato di stare a
cena mentre eravamo tutti e tre, e cose del genere.
per me era tutto tranquillo.
sapevo anche che qualche volta loro si erano visti, ma mi era stato
detto.. non era nulla di nascosto. l'amico di cui parlo e' piu' grande di
me, io mi sono confidato con lui agli inizi, prima di farle conoscere
lei, diciamo che mi e' stato d'aiuto, mi ha consigliato etc.
dopo un po' mi sono iniziato ad infastidire. ho detto esplicitamente al
mio amico che non volevo assolutamente che lui si frapponesse tra me e
lei, che non rovinasse il nostro dialogo che, dico onestamente, era
sempre stato sincero, profondo.
col tempo ho percepito, sento avere mai troppi dettagli (non mi piaceva
fare l'interrogatorio) che c'era anche un po' di tensione tra loro..
evidentemente lei deve aver fatto capire a lui che io venivo al primo
posto, lui se l'e' presa, e cosi' mi sono anche dovuto subire qualche
frecciatina ogni tanto, qualche segno di dente avvelenato dal mio amico..
che si sentiva quasi scacciato.
un giorno e' capitato che io, parlando con lei, con leggerezza le ho
chiesto "ma cosa ha fatto X (il mio amico)?"
era una domanda retorica.. perche' era naturale che di li' a poco io
avrei parlato direttamente con lui, giacche' volevo capire come mai era
strano e triste in quel periodo.
la risposta di lei mi ha fatto crollare il mondo addosso. mi ha detto
che, se volevo, lei mi diceva tutto.. ma che forse era meglio se parlavo
direttamente con lui.
io..... per la prima volta ho provato dispiacere nei confronti di lei.
per la prima volta ho subodorato come si poteva essere qualcosa che lei
mi stava nascondendo, da tempo.
io ho scelto di farmele dire da lui, direttamente.
la discussione per me non e' stata molto soddisfacente.. io desideravo
che lui ammettesse di provare qualcosa per lei. lui invece.. mi ha detto
che gli faceva piacere parlare con lei, perche' la trovava sensibile e
disposta ad ascoltare. io, onestamente, so che tra loro non c'e' stato
nulla (anche il mio amico e' spostato, da anni e anni.. e ha prole).
tuttavia, la naturalezza che prima c'era tra me e il mio amico.. e'
andata a quel paese..
il mio amico poi e' sempre stato un tipo "pesante", e questo mi faceva
ancora piu' rabbia: proprio non volevo che, per lei, oltre a tutti i
problemi che gia' aveva e le situazioni che stava affrontando, ci dovesse
essere anche il "peso" di stare a sentire gli sfoghi del mio amico.
questo me l'ha confermato anche lei..
non molto tempo fa, ho commesso un errore fatale.
ho letto una mail che lei ha scritto a lui.
in questa mail lei diceva sostanzialmente che lui, dopo tanto tempo,
stava iniziando ad essere una presenza confortante, che le dava sostegno,
in questo suo momento cosi' difficile mentre lei appunto stava attraverso
la separazione col marito.
io ho avuto uno shock. uno shock di gelosia, credo.
mi sono sentito come se la mia posizione nel suo cuore poteva essere
messa in pericolo.. o in competizione con altri.
a lei non ho detto niente. e nemmeno a lui.
a lei, pero', ho gettato una sonda, se vogliamo. le ho chiesto "come va
con X? vi sentite, ogni tanto? come sta?"
lei ha avuto.. una strana reazione. si capiva che dal modo in cui
parlava, con molta difficolta', era come divisa tra 2 forze: una che la
spingeva ad essere leale con me e a dirmi la verita', l'altra a non farmi
soffire.
la sua risposta era neutra, una risposta atta a rassicurarmi.
pero' purtroppo.. io mi faccio molte paranoie.
e non so che devo fare.
non so se devo confessare il gesto che ho fatto (leggere la mail), per
essere anche io limpido come mi aspetto da lei.
non so se devo essere "duro" con lui.. dirgli apertamente che non mi fa
sinceramente piacere che abbiano questo rapporto.
a parte questo.. io con lei sto vivendo dei momenti unici. un'unione che
non avevo mai provato prima. ma non so se devo tenermi per me questa
paranoia, o esorcizzarla.
le cose che lei ha scritto a lui (ho letto solo una mail ,non tutte) non
fanno trasparire niente. non c'e' stata nessuna storia, posso dirlo con
quasi assoluta certezza. il mio senso di disorientamento deriva dal fatto
che davo per scontato che il mio amico fosse una presenza vagamente
noiosa, fastidiosa, uno di troppo.. invece sapere che per lei inizia ad
essere un "conforto" mi ha sconvolto.
grazie mille per chi vorra' aggiungere qualcosa